Mobilità in Italia: segnali di ripresa?

La mission aziendale di OpenMove è rendere le persone libere di muoversi. Purtroppo, la drammatica emergenza di Covid-19 ha richiesto misure drastiche di limitazione della libertà di movimento durante la fase di lockdown. L’Italia è stata tra i primi Paesi al mondo a dover intraprendere questo tipo di drastiche misure preventive ma fortunatamente il miglioramento dell’emergenza sanitaria ha portato ad un graduale allentamento delle restrizioni: dal 4 maggio è stato consentito agli italiani di muoversi per visitare i congiunti, dal 18 maggio vi sono state le prime riaperture delle attività commerciali e dal 3 giugno è stata ripristinata la possibilità di spostarsi tra diverse regioni.

Noi di OpenMove abbiamo purtroppo assistito in prima fila agli impietosi dati sulla mobilità di questi mesi, che hanno visto i nostri clienti che operano servizi di trasporto persone costretti a lavorare a scartamento ridotto se non, addirittura, a sospendere le attività. Prima della crisi epidemica, la nostra piattaforma MaaS per l’infomobilità e la bigliettazione intermodale consentiva di viaggiare ad oltre 750.000 persone al mese: durante il picco dei contagi, questi numeri si sono ridotti al lumicino. Si tratta di un vero dramma in termini di produzione del comparto trasporto persone, che ha colpito profondamente i nostri clienti e i nostri partner. Mentre molti di essi sono ancora impossibilitati ad operare, alcuni hanno progressivamente ripreso l’operatività, trovando un prezioso canale di vendita nel mobile ticketing.

In questo post, cerchiamo di analizzare la ripresa della mobilità facendo riferimento esclusivamente alle vendite di titoli di viaggio attraverso le app per l’utenza finale: l’app OpenMove (che porta il nostro nome) e le altre app in white label che abbiamo realizzato partendo dalla piattaforma OpenMove WAY.

Analizziamo quindi le ultime 8 settimane di operatività (dall’11 maggio al 5 luglio 2020) e facciamo un confronto con il medesimo periodo dello scorso anno, avendo l’accortezza di far coincidere l’inizio della settimana e rappresentando i viaggi sul medesimo grafico.

Se osserviamo i dati relativi al 2019, notiamo la consueta discesa fisiologica dovuta all’inizio dell’estate (la stagione in cui il trasporto pubblico è meno utilizzato, a causa delle ferie dei lavoratori e grazie al ricorso alla mobilità dolce), mentre se analizziamo i numeri del 2020, possiamo subito notare come la ripresa sia decisa e costante, con un incremento settimanale medio del 21%.

Possiamo notare come i numeri siano in netta ripresa e negli ultimi 7 giorni siano praticamente equivalenti a quelli dello scorso anno. Ma questo significa che la mobilità è tornata a regime? Ce lo siamo chiesti anche noi e per dare una risposta abbiamo preso in considerazione le stime elaborate da ASSTRA (l’Associazione nazionale delle aziende di trasporto pubblico locale in Italia):

  • flessione durante il lockdown fino a maggio: 80%
  • stima della flessione nei mesi da giugno ad agosto: 60-65%
  • stima della flessione con il ritorno a scuola tra settembre e dicembre: 30%

I sistemi di bigliettazione tradizionali – che contemplano principalmente biglietti cartacei e smart card – registrano quindi un utilizzo inferiore di oltre il 60% rispetto al medesimo periodo dello scorso anno, mentre il mobile ticketing ha già raggiunto gli stessi numeri dell’anno precedente.

Cosa significa? Significa che la bigliettazione digitale ha aumentato la propria penetrazione del +150% e si è reso uno strumento imprescindibile per favorire la mobilità personale, per le caratteristiche intrinseche di facilità d’uso e comodità alle quali si è aggiunta la tutela della sicurezza personale. Acquistare i biglietti tramite smartphone consente infatti di evitare di recarsi presso le biglietterie e di evitare il contatto con le macchinette emettitrici ed i validatori a bordo mezzo, vantaggi inestimabili durante la fase di ripresa dall’epidemia.

Il mobile ticketing ha quindi favorito una fetta di utenza che durante il lockdown ha maturato ulteriore confidenza con la tecnologia ed è ancora più pronta ad utilizzare strumenti digitali.

Si stima che il mercato del Trasporto Pubblico in Italia abbia subito una perdita di circa 1,2 miliardi di Euro a causa della pandemia Covid-19; il mobile ticketing ce la sta mettendo tutta per offrire, in piena sicurezza e comodità dell’utente, il proprio contributo per il rilancio della mobilità pubblica.

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