TPL ai tempi del COVID19 - OpenMove

Trasporto Pubblico ai tempi del coronavirus (parafrasando Gabriel García Márquez)

Stiamo tutti vivendo una situazione drammatica e di attesa, da qualunque punto di vista si voglia analizzarla.

La mobilità in genere è letteralmente crollata, con diversi indici a seconda delle nazioni e delle aree che con diverse tempistiche hanno adottato misure di contenimento fino al completo lockdown.

Gli studi e le statistiche hanno durata breve, tant’è che i media ed i social riportano giornalmente report, grafici e trend ipotizzati che variano continuamente.

Il trasporto pubblico ne ha sofferto e ne sta soffrendo in modo ancora più devastante. L’ITF (International Transport Forum) ha recentemente riportato un’indagine che rivela (al 29 marzo 2020) un calo generalizzato del 64% a livello globale, con dati peggiori per l’Europa ed ancora più preoccupanti per la Spagna e l’Italia, con quest’ultima in particolare che si colloca attorno all’87%.

COVID-19 reduces activity at public transport

ITF International Transport Forum (https://www.itf-oecd.org/covid-19)

Più in dettaglio, per il nostro Paese sono rappresentativi i dati di ASSTRA, che recentemente ha pubblicato il suo “documento di posizione” che evidenzia la drammatica situazione in cui è precipitato il settore TPL e le ancora più preoccupanti previsioni per l’immediato futuro.

Perdita Passeggeri TPL COVID
ASSTRA (http://www.asstra.it/)

È evidente, come sottolineato dal citato documento così come da altri moltissimi autorevoli interventi che si sono susseguiti in questi giorni, che andremo incontro ad un cambiamento epocale dei nostri stili di vita, delle nostre consuetudini, delle nostre certezze; nuove categorie di pensiero, nuovi paradigmi comportamentali ed anche nuovi modelli di business dovranno essere studiati, accettati e messi in opera.

ASSTRA (http://www.asstra.it/)

Un recentissimo studio di McKinsey rivela quanto a lungo probabilmente le misure restrittive saranno applicate ai vari settori anche in quelle che sono state chiamate “Fase 2” e “Fase 3”, dove purtroppo gli spostamenti e quindi la mobilità in genere resterà uno dei settori più penalizzati.

Disease progression by phase and response - Graph
McKinsey & Company

La mobilità ne uscirà rivoluzionata. Anche il TPL non può sottrarsi ad un ripensamento e ad una radicale reimpostazione dei propri servizi, pena la drastica riduzione o perdita definitiva del proprio ruolo a scapito di una crescente ripresa della mobilità automobilistica (che rappresenta in questo momento un comportamento istintivo di maggior sicurezza individuale da parte dei viaggiatori) ma che va contro a tutti gli sforzi messi in atto in questi anni per ridurne la consistenza in favore di una mobilità più sostenibile.

Distanziamento sociale?  Fase 2?

In attesa di chiare indicazioni e di direttive precise sulle future modalità di regolamentazione della mobilità ed in particolare del trasporto pubblico, in attesa della introduzione dell’app sul distanziamento sociale (che agirà però solo su base volontaria e che da sola non garantirà sicurezza, rappresentando solo un ausilio a prevalente carattere epimediologico), alcune misure di contrasto sono già state suggerite da UITP a livello globale e indicate da ASSTRA in Italia pur se già accennate da autorevoli istituti di ricerca come John Hopkins ed Imperial College.

Ci riferiamo a servizi speciali dedicati ed in particolare ai servizi a chiamata “on-demand”, che devono appoggiarsi alla capacità di un’azienda di trasporto pubblico di essere sufficientemente flessibile e disponibile a cambiare in tempi brevi il proprio business model e a mettere in piedi soluzioni operative diverse da quelle tradizionali. Ciò non risolverà né le problematiche del trasporto pubblico, né ripristinerà l’intera operatività delle aziende TPL abituate a ragionare in termini di pianificazione linee / corse / orari / turni e ad ottimizzare questi parametri, però consentirà di rilanciare una parte del servizio oggi quasi completamente fermo o comunque in grande difficoltà.

Gli obiettivi principali del servizio a chiamata diventano:

  • Garantire un servizio minimo all’utenza
  • Garantire viaggi in completa sicurezza per tutta la durata del tragitto
  • Garantire analoga sicurezza agli operatori (principalmente agli autisti e ai bigliettai)
  • Garantire il corretto distanziamento in linea con le attuali disposizioni
  • Garantire la ripresa del servizio ed una parte di fatturato

Quali caratteristiche deve avere un sistema a chiamata?

In quest’ottica, il digitale può dare una risposta immediata. Le società specializzate in software per la mobilità, come OpenMove, hanno infatti soluzioni applicative pronte da adottare per riconvertire agevolmente la pianificazione dei servizi e delle linee tradizionali in linee a chiamata, e garantire ai viaggiatori un accesso semplice ai nuovi servizi tramite app. 

La soluzione di prenotazione deve essere multicanale (ovvero disponibile attraverso più frontend, quali ad esempio app, sito web ed API), deve essere cloud based, così da essere prontamente disponibile e scalabile secondo le necessità, e deve operare in real time.

Particolare importanza riveste il sistema AVL di localizzazione dei mezzi che consente agli utenti di verificare il cosiddetto ETA (tempo di arrivo stimato) alla fermata: la componente di infomobilità in tempo reale rappresenta uno dei maggiori elementi di successo del progetto.

Il fornitore del servizio di trasporto deve dotarsi di una console amministrativa che consente:

  • modellazione intuitiva di servizi, linee, percorsi, orari e tariffe
  • definizione di disponibilità inferiore alla capienza effettiva per il rispetto del distanziamento sociale
  • visualizzazione in tempo reale delle presenze a bordo di ogni corsa e delle vendite
  • gestione account degli operatori e degli utenti
OpenMove Dashboard

La dotazione per gli autisti si limita ad un semplice smartphone, dispositivo su cui innestare le seguenti funzionalità:

  • localizzazione GPS per agire da AVL (In questo articolo un esempio
  • lista di carico degli utenti che hanno effettuato una prenotazione
  • trip planner con indicata la lista delle fermate
OpenMove app per autisti
OpenMove app per controllori

Gli utenti, di fatto i beneficiari finali della soluzione, hanno la possibilità di utilizzare più canali per la prenotazione del proprio posto. Il tradizionale sito web (ottimizzato per la fruizione da smartphone) si colloca a fianco dell’app dedicata. Tra le funzionalità che devono essere garantite, vi sono:

  • prenotazione di posto e corsa, che offre certezza della fruizione del servizio e sicurezza che il distanziamento sociale sia rispettato a bordo mezzo
  • pagamento attraverso diversi sistemi di pagamento online, che evita l’interazione potenzialmente pericolosa con biglietterie o Ticket Vending Machine
  • visualizzazione in tempo reale dell’ETA (Estimated Time of Arrival)
Dashboard utente OpenMove

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