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MaaS in Veneto

INTRO

Quanto è difficile realizzare un progetto MaaS?

Qualcuno potrebbe pensare che sia troppo difficile riuscire, almeno in tempi ragionevoli, a soddisfare la sete di libertà di movimento di cittadini e turisti. Questo perché, se fino a qualche anno fa l’acronimo MaaS suscitava diffidenza e scetticismo, ora che il mercato è convinto della bontà di questa “nuova mobilità digitale”, il timore ha lasciato spazio ad uno spontaneo senso di disorientamento. Si tratta della comprensibile reazione che scaturisce dall’affrontare qualcosa di nuovo, dall’addentrarsi in un terreno in molti casi inesplorato e disseminato di incognite.

La volontà di condividere l’esperienza fatta con il progetto “MaaS Veneto” mira proprio a raccontare come è stato possibile affrontare un percorso non battuto, trovare soluzioni a molti problemi e, da un punto di vista pratico, affrontare uno dei primi progetti MaaS di Livello 3 in Italia. La complessità può essere domata in modo sorprendentemente efficace con l’approccio giusto.

Il progetto MaaS Veneto è stato commissionato dalla Regione del Veneto che, a fine 2020, ha deciso di percorrere una strada sfidante che oggi, alla presentazione ufficiale del lavoro svolto, si rivela decisamente in linea con i trend più attuali, non solo a livello nazionale ma anche europeo. Si è trattato quindi di un atto di lungimiranza strategica avvenuto in tempi non sospetti, che ha portato ad un progetto la cui implementazione coincide proprio con i mesi più caldi di inizio del progetto MaaS4Italy.


PROBLEM

L’esigenza principale alla quale Regione del Veneto vuole dare risposta è l’utilizzo integrato dei mezzi di trasporto pubblico locale e di altri servizi di mobilità presenti sul territorio. Grande attenzione è stata posta alle esigenze dei turisti, con l’obiettivo prioritario di promuovere la mobilità sostenibile per questa categoria di utenti che ha poca familiarità con i sistemi di trasporto del territorio.

Il turista medio è facilmente riconoscibile quando si muove in città perché regge saldamente il proprio smartphone in mano. Lo smartphone costituisce la sua bussola per orientarsi e il punto principale di reperimento delle informazioni: dalla prenotazione online dell’hotel, alla ricerca degli orari di apertura di un museo, passando per la lettura attenta delle recensioni di un ristorante in centro. Il MaaS non è altro che portare la mobilità sostenibile nelle tasche delle persone, proprio come in altri settori è già stato estesamente compiuto da anni. Lo smartphone deve essere equipaggiato per fornire sia informazione che accesso alla mobilità sostenibile del territorio, facendo ad esempio affidamento sui pagamenti digitali: in questo modo l’esperienza di viaggio è totale e interamente dematerializzata. Il progetto MaaS Veneto mira a fare proprio questo, focalizzandosi in particolare sulla tratta regionale più frequentata dai turisti: l’asse tra Verona e Venezia, ovvero le due principali città per dimensione e per attrattiva turistica, conosciute ed apprezzate in tutto il mondo.

Il punto di partenza è stato il coinvolgimento degli stakeholder, che per ruolo e competenze rappresentano un quadro molto complesso. Gli operatori del trasporto coinvolti sono stati:

  • AVM/Actv Venezia, ovvero l’operatore di trasporto pubblico di Venezia che eroga servizi di trasporto bus e gestisce la navigazione marittima con una flotta di vaporetti
  • ATV Verona, ovvero l’operatore di trasporto pubblico della città di Verona, che opera servizi urbani ed extraurbani su gomma
  • Verona Bike, ovvero il servizio di bike sharing presente a Verona, gestito da Clear Channel
  • Trenitalia, ovvero l’operatore ferroviario nazionale

Gli enti pubblici che hanno gestito il progetto sono invece:

  • Regione del Veneto
  • Infrastrutture Venete

Per raggiungere gli obiettivi progettuali, abbiamo dovuto affrontare i seguenti presupposti di partenza:

  • Assenza di bigliettazione integrata regionale. L’integrazione tariffaria viene convenzionalmente identificata con la possibilità di usare lo stesso titolo di viaggio per viaggiare su tutti i mezzi di trasporto presenti in un determinato territorio; in alcuni contesti può concretizzarsi anche mediante “pacchetti di mobilità” o “bundle di tariffe”. Lo scopo dell’integrazione tariffaria è quello di rendere la vita più facile alle persone: la facilità si traduce in una maggior appetibilità del trasporto pubblico locale, spina dorsale del MaaS.
  • Mancanza di un punto di accesso full digital alla mobilità regionale. Molti settori hanno già esplorato le potenzialità di accesso a servizi pubblici o privati mediante un approccio full-digital, ovvero semplicemente mediante lo smartphone che abbiamo in tasca, senza ricorrere all’intermediazione compiuta da personale dedicato (ad esempio presso una rivendita) e senza dover essere vincolati ad hardware installato in loco (ad esempio un’emettitrice di biglietti), traendo quindi grandi vantaggi in termini di rapida scalabilità ed utilizzo in completa autonomia da parte degli utenti. Il MaaS, che come principio insegue la scalabilità intermodale dei trasporti, realizza il paradigma full-digital mediante l’utilizzo del mobile come canale preferenziale.
  • Eterogeneità della normativa di riferimento. Da un lato, non vi sono normative specifiche che perimetrano i titoli di viaggio integrati e dall’altro, tipologie di trasporto diverse debbono comprensibilmente far riferimento a normative diverse. È stato quindi necessario affrontare problematiche delicate quali la titolarità del titolo di viaggio, gli aspetti di natura fiscale (ad esempio le aliquote IVA da applicarsi), le normative specifiche dei singoli servizi di trasporto e le dinamiche del servizio di assistenza clienti (con la definizione del soggetto deputato ad erogarla e della responsabilità in caso di bundle di più servizi).
  • Livelli di digitalizzazione molto diversi dei vari servizi di trasporto. I servizi presenti appartengono a tipologie differenti: trasporto pubblico ad offerta indifferenziata, soluzioni di sharing con prenotazione e sblocco, navigazione marittima con accesso limitato da tornelli. È quindi fondamentale preservare le dinamiche operative e tecnologiche specifiche previste per l’accesso ai singoli servizi di trasporto ma al contempo garantire ai viaggiatori un’esperienza utente coerente e senza soluzione di continuità.

SOLUTION

Il progetto MaaS Veneto è costituito da 3 livelli architetturali:

  1. Un sistema di bigliettazione Account Based che opera in parallelo ai sistemi di bigliettazione di tutti gli operatori di trasporto coinvolti, ovvero che gestisce l’intero ciclo di vita del titolo di viaggio, dall’emissione alla validazione. Un sistema di bigliettazione Account Based, in generale, porta in dote tutti i possibili canali di materializzazione del titolo di viaggio (smart card, chip on paper, biglietto termico digitale, app mobile, etc.) consentendo tanto l’acquisto autonomo del titolo da parte dell’utente quanto la vendita da parte di una rivendita aziendale o esterna. In questo progetto, è stato attivato il solo canale mobile, all’interno del quale sono stati resi disponibili i soli titoli di viaggio integrati, per una maggior chiarezza tariffaria nei confronti dei turisti. Resta ovviamente inteso che sarebbe stato possibile contemplare anche i cataloghi di prodotti standard dei vari operatori di trasporto. La validazione dei titoli sfrutta entrambi i paradigmi di validazione permessi dalla normativa ISO/TR 20526 che descrive l’Account Based Ticketing:
    a. Validazione diretta. I validatori installati sui tornelli di accesso ai vaporetti leggono il QR Code del titolo digitale.
    b. Validazione inversa, sfruttando l’auto-validazione del titolo di viaggio da parte degli utenti.
  2. Un layer di MaaS Integration che di fatto integra la digitalizzazione di tutte le forme di trasporto. Oltre ad essere un collettore di dati, questo layer contiene al proprio interno dei moduli funzionali, tra cui un motore di calcolo del percorso intermodale che contempla anche i cosiddetti punti di interesse (POI), un fare system che consente di calcolare la miglior tariffa per ogni percorso ed un layer di API per l’esposizione di dati e servizi ai front end. Il trip planner svolge un ruolo importante soprattutto per i turisti perché ad esso costoro si affidano per muoversi sul territorio, attraverso più servizi di trasporto sapientemente cuciti assieme. Il cerca percorso è tuttavia anche uno strumento interessante per i residenti, che grazie ad esso possono scoprire nuove possibilità di trasporto: il trip planner è in definitiva la porta di accesso moderna alla mobilità sostenibile.
  3. Un front end che permette concretamente di raggiungere i viaggiatori, nella fattispecie l’app “MaaS Veneto” disponibile per sistemi operativi iOS e Android e come web app all’indirizzo veneto.openmove.com (particolarmente utile nel caso di utenza che ne faccia un uso estemporaneo). Le funzionalità di cerca percorso intermodale, integrazione tariffaria e pagamento integrato consentono di portare efficacemente la mobilità nelle tasche degli utenti. La guida all’uso dell’app è disponibile a questa pagina. L’app “MaaS Veneto” è solo il primo canale in realtà che permette di utilizzare il MaaS, al quale potenzialmente se ne potranno aggiungere molti altri: il layer di MaaS Integration nasce infatti per offrire la multicanalità. Proprio come è lecito aspettarsi di trovare lo stesso hotel su più OTA (Online Travel Agencies), allo stesso modo un biglietto del trasporto sarà in futuro acquistabile su più piattaforme. Il vero obiettivo del MaaS è che gli utenti, e tra essi i turisti, possano beneficiare di una mobilità sostenibile, accedendo ad essa in modo semplice ed efficace grazie ad una pluralità di strumenti.

BENEFITS

Il progetto “MaaS Veneto” ha portato ad ambiziosi risultati:

  • Per la prima volta all’interno della regione del Veneto, viene garantita all’utenza viaggiante un’intermodalità effettiva trasversale a numerosi servizi di trasporto, in particolare:
    bus
    treno
    navigazione
    bike sharing
    People Mover, ovvero la funicolare terrestre di Venezia
  • La presenza di un’unica piattaforma di bigliettazione e pagamento garantisce una notevole facilità d’uso nel quotidiano: i titoli di viaggio dematerializzati hanno dimostrato di abbattere le barriere di accesso al trasporto pubblico in particolare, consentendo di aumentare i ricavi.
  • Il cerca percorso intermodale consente di avvicinare la mobilità alle persone: un’affidabile fonte di infomobilità può fidelizzare la base utenti ed aumentare la fiducia nei confronti del trasporto pubblico, che può così ritrovare competitività rispetto all’uso dell’auto privata. Nel case study relativo al progetto MaaS in Alto Adige, ci concentriamo in particolare sull’importanza dell’infomobilità: visita la pagina dedicata per approfondire.
  • Le tariffe flat disponibili all’interno dell’app “MaaS Veneto” consentono da un lato un risparmio effettivo e dall’altro grande chiarezza per i viaggiatori, in particolare i turisti. I titoli di viaggio con durata di 24 ore risultano in grado di essere appetibili dall’utenza esistente e al contempo di attrarre nuova utenza favorendo lo shift modale verso una mobilità più sostenibile.

La soddisfazione degli stakeholder emerge dalle dichiarazioni effettuate nella conferenza stampa di presentazione del progetto. La vicepresidente della Regione del Veneto Elisa De Berti afferma che si tratta del primo progetto MaaS di livello 3 in Italia: l’obiettivo è mettere in rete le mete turistiche più gettonate in regione, valorizzando il trasporto pubblico. Il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro sottolinea la comodità del titolo di viaggio integrato, che garantisce chiarezza ai visitatori e la semplicità di effettuare un solo acquisto, mentre invece il sindaco di Verona Federico Sboarina sottolinea la valenza turistica ed in termini di sostenibilità, anche in ottica delle Olimpiadi 2026 di Milano-Cortina.

All’alba della nuova stagione del MaaS e del fermento di mercato che stiamo vivendo, OpenMove si auspica che questo progetto precursore contribuisca a fare da esempio per altre realtà e a dimostrare concretamente le potenzialità del Mobility-as-a-Service come driver positivo di cambiamento della mobilità personale, sempre più intermodale e sempre più a portata di tutti.