Il ruolo delle API nel settore ITS e MaaS

Che cosa sono le API?

Le Application Programming Interfaces (API) sono strumenti che facilitano la condivisione delle capacità di una piattaforma, permettendo a terzi di integrare e collegare i propri sistemi per lo scambio di dati. Essenziali per l’integrazione tra diverse applicazioni e servizi, le API giocano un ruolo fondamentale nell’attuazione di strategie omnicanale, rendendo possibile un’integrazione fluida con servizi esterni. Questo contribuisce a fornire soluzioni più integrate, funzionali ed economiche, creando di conseguenza valore aggiunto per l’utente finale. Attraverso le API, si migliora notevolmente l’esperienza di utilizzo dei servizi, rendendola più personalizzata, coinvolgente e soddisfacente.

Ma come possiamo capire meglio cosa sono e cosa rendono possibile le API, pur non avendo un background tecnico? Per comprenderlo in modo più intuitivo, mostrando come facilitano la comunicazione e l’interazione tra diverse applicazioni e sistemi in un mondo sempre più connesso, abbiamo pensato di proporvi le seguenti metafore.

  1. Bibliotecario digitale. Pensate alle API come a un bibliotecario digitale. Quando volete un libro, anziché cercarlo tra migliaia sugli scaffali, chiedete al bibliotecario. Lui va, trova esattamente quello che cercate e ve lo consegna. Nello scenario digitale, se la vostra app richiede dati specifici, l’API li recupera per voi dal “grande scaffale digitale” che è il database.
  2. Traduttore universale. Immaginate le API come un traduttore universale che aiuta due persone che parlano lingue diverse a comunicare tra loro. Se avete un’applicazione (una persona) che vuole “parlare” con un altro sistema (un’altra persona) che utilizza un “linguaggio” diverso (formati dati unici, protocolli, ecc.), l’API traduce le richieste e le risposte tra loro in modo che possano lavorare insieme armoniosamente.
  3. Consegna a domicilio per dati. Le API agiscono come un servizio di consegna a domicilio per i dati. Se volete ordinare cibo da un ristorante, usate un’app che vi permette di scegliere i piatti. L’app comunica il vostro ordine al ristorante tramite un “consegna dati” (l’API), che si assicura che il vostro cibo arrivi caldo e pronto da voi. Analogamente, se la vostra app ha bisogno di dati come previsioni del tempo o orari dei treni, l’API “consegna” queste informazioni dalla fonte al vostro dispositivo.
  4. Assistente personale. Le API possono essere viste come assistenti personali digitali. Così come potreste chiedere al vostro assistente di prenotare un volo o un tavolo al ristorante, le app utilizzano le API per “chiedere” servizi o dati ad altri sistemi. L’API si occupa di organizzare la transazione, garantendo che la vostra richiesta sia soddisfatta senza che dobbiate preoccuparvi dei dettagli complicati dietro le quinte.

 

L’ascesa delle API

La trasformazione digitale ha modernizzato il settore IT nella direzione della cosiddetta “API economy”. Questo termine si riferisce all’insieme di pratiche e modelli di business che emergono dall’uso e dalla commercializzazione delle API. Le API consentono alle applicazioni software di comunicare tra loro, facilitando lo scambio di dati e funzionalità attraverso diversi servizi e piattaforme. In un contesto di “API Economy”, le aziende sfruttano le API per creare nuove opportunità di business, migliorare l’efficienza operativa, stimolare l’innovazione e collaborare in modo più efficace con partner e sviluppatori esterni. Questo modello economico consente alle organizzazioni di espandere la propria offerta di servizi, accedere a nuovi mercati e generare entrate aggiuntive attraverso la monetizzazione delle loro API. Anche grazie alle API sono stati introdotti nuovi modelli di business innovativi, incluso quello ad oggi noto come “SaaS” (Software as a Service). Questo paradigma permette di concedere in licenza l’utilizzo di soluzioni software pagandone solo l’effettivo utilizzo, eliminando la necessità di installazioni complesse e manutenzione specifica su server dedicati e garantendo flessibilità e scalabilità sia per i fornitori che per i clienti. 

Le API, sempre più cruciali nella comunicazione aziendale e nel raggiungimento dei clienti mediante soluzioni tecnologiche avanzate, fungono da fondamenta per lo sviluppo software contemporaneo. Esse offrono infatti un’interfaccia standardizzata che facilita la creazione e gestione di nuove applicazioni e servizi, promuovendo l’interoperabilità e la modularità. In altre parole, consentono agli sviluppatori di utilizzare e combinare varie funzionalità, dati e servizi. Ciò ha generato una proliferazione rapida di nuovi servizi molto spesso innovativi poiché basati sull’unione di contributi di più aziende anche molto differenti tra di loro.

L’uso esponenziale delle API, con una crescita che supera il 1.000% all’anno secondo Harvard Business Review, ha creato un ecosistema variegato, in cui le aziende utilizzano le API per molteplici scopi, dal miglioramento dell’efficienza operativa, alla promozione di innovazione e l’entrata in nuovi mercati.

È dunque lampante l’importanza di esporre dati e servizi disponibili via API documentate, consentendo al sistema di essere aperto secondo i canoni più moderni della “visione a layer” della tecnologia, garantendo fin da subito scalabilità e capacità di adattamento alle naturali evoluzioni tecnologiche di un sempre più rapido processo di digitalizzazione, frutto di una crescente confidenza tecnologica degli utenti finali.

 

OpenMove NUCLEUS API

OpenMove NUCLEUS svolge un ruolo centrale nell’orchestrare le operazioni e la gestione dei dati tra i diversi moduli della piattaforma OpenMove, assicurando elevati standard di affidabilità e sicurezza. Si configura come un applicativo back end specificatamente sviluppato per gestire e processare volumi significativi di dati in tempo reale. Creato con l’obiettivo di integrarsi anche con i sistemi informativi preesistenti, OpenMove NUCLEUS funge da collettore di dati e servizi, rivelandosi un pilastro cruciale nello sviluppo di soluzioni ITS (Intelligent Transportation Systems) all’avanguardia e interoperabili.

Un attributo fondamentale di OpenMove NUCLEUS sono le caratteristiche di High Availability (HA) che assicurano scalabilità orizzontale e capacità di gestire picchi di carico attraverso automatismi, eliminando punti di fallimento unici e migliorando la diagnosi e reazione ad anomalie. Inoltre, si facilita l’aggiornamento dei componenti con minimi impatti sull’operatività, garantendo un incremento di risorse in maniera trasparente e senza interruzioni.

Il layer di API fornito da OpenMove NUCLEUS è costituito da API RESTful documentate, pubbliche e con sandbox environment.

Le API REST offerte dal sistema centrale rappresentano una serie di norme e procedure per creare e gestire la comunicazione tra servizi web. Queste stabiliscono vari endpoint (URL) a cui inviare richieste HTTP (come ad esempio GET, POST, PUT o DELETE), consentendo interazioni con le risorse del server. Le risposte a queste richieste contengono dati in formati JSON o XML che possono essere elaborati dal client. Essendo basate sull’architettura REST, operano in modo stateless, ossia richiedono che ogni richiesta dal client contenga tutte le informazioni necessarie per poter rispondere, senza che il server mantenga uno stato tra le richieste.

Le API sono documentate secondo lo standard OpenAPI (noto anche come Swagger), ossia un linguaggio di descrizione che fornisce una specifica completa delle risorse, degli endpoint, dei parametri, dei tipi di dati e delle operazioni supportate da un’applicazione. Fornendo informazioni dettagliate sui servizi web viene notevolmente semplificato il processo di utilizzo delle API da parte degli sviluppatori: la documentazione può essere infatti utilizzata per generare automaticamente client SDK, test automatizzati e simulazione delle API, esempi di richieste e risposte, autenticazione richiesta, limiti di frequenza. 

Viene inoltre reso disponibile un API sandbox, ossia un ambiente in cui è possibile testare le funzionalità dell’ambiente di produzione e simulare le risposte dalle chiamate API. La sandbox API consente in sostanza di effettuare test probanti ma al tempo stesso di ridurre i costi e i rischi associati alle chiamate API di terze parti durante i test.

 

La duplice prospettiva tecnica e di business

OpenMove NUCLEUS API nacque dunque per seguire le best practice dal punto di vista tecnico, aderendo in questo modo ai nuovi standard dell’industria IT. In linea con i principi dell’architettura MACH (se siete curiosi ne parleremo in un prossimo articolo del blog), abbiamo lavorato per garantire che l’esperienza utente nel front end sia Headless, ossia completamente disaccoppiata dalla logica di back end, consentendo una completa libertà di progettazione nella creazione dell’interfaccia utente e nella connessione ad altri canali e dispositivi. 

Successivamente ci siamo resi conto anche del potenziale di business delle API come tool in grado di estendere i canali commerciali e incrementare il business, condividendo in maniera controllata parte dei dati, funzionalità e servizi, attraverso l’esposizione di API rilasciate in modalità pubblica per l’utilizzo da parte di terze parti. Ai clienti e ai partner suggeriamo sempre di dare un’occhiata ad api.openmove.com per riscontrare la modularità, robustezza e intrinseca apertura della nostra piattaforma di mobilità.

Ad oggi, infatti, i grandi progetti di trasformazione della mobilità, dove la catena del valore presenta una pluralità di stakeholder, contemplano l’integrazione di una varietà di sistemi ITS. Tuttavia, il più delle volte sono proprio gli integration point a presentare criticità ed incognite, con conseguenti impatti devastanti su qualità, tempistiche di implementazione, costi di progetto e manutenzione evolutiva, che comportano un grande investimento in termini di effort e risorse. Poter disporre di un layer di API pubbliche è quindi sempre più un elemento fondamentale nei sistemi ITS e MaaS per garantire una soluzione di qualità con caratteristiche avanzate, certezza di delivery e trasparenza, con costi certi, un’erogazione affidabile ed un lungo ciclo di vita.

In altri termini, qualsiasi sistema informatico nel mondo dei trasporti non può più permettersi di essere un sistema monolitico, completamente indipendente e staccato da altri sistemi. Non è nemmeno più pensabile effettuare costose integrazioni ad hoc; la strada delle API è tappa obbligatoria per riuscire a raggiungere oggi gli obiettivi sfidanti della mobilità di domani.

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